Il nome della “pasta c’anciova”, con buone probabilità, deriva dallo spagnolo anchoa o dal portoghese anchova che significa acciuga.
La “pasta c’anciova e a muddica atturrata” è un piatto legato alla tradizione culinaria palermitana, poi diffuso in tutta la regione.
Lo storia
Questo piatto nasce dall’inventiva degli emigrati palermitani nelle terre del nord, ed alla loro voglia di mangiare una pietanza che ricordasse la pasta con le sarde ed i buoni sapori della terra e del mare d’origine.
Come al solito si fece di necessità virtù e quindi in terra lombarda, e lontani dal mare, la “pasta c’anciova” nacque dalla mente e dalle mani di un siciliano. Questa era detta anche “milanisa“, identificandola come l’alternativa lombarda alla tradizionale pasta con le sarde. O, meglio, una variante ancora un pò più povera della “pasta chi sardi a mari“.
Ma, è meglio specificare: povera di ingredienti, non certo di sapore.
Tenete presente che vuoi per necessità, oppure per indisponibilità degli ingredienti, i nostri nonni erano soliti inventarsi qualcosa in cucina. La stessa “muddica atturrata” (pangrattato tostato) nacque dalla necessità di sostituire il formaggio con qualcosa di meno costoso da spolverare sopra un bel piatto di pasta.
Pasta c’anciova forever!
Insomma, un giusto compromesso per non far rimpiangere troppo i sapori e le tradizioni della nostra terra.
La “pasta c’anciova” rappresenta tutto questo, in un armonico mix tra dolce e salato: un gusto che ci ricorda i profumi della Sicilia.
Ma andiamo subito al punto e vediamo come si prepara.
La ricetta della pasta c’anciova
Ingredienti per 3 – 4 persone:
300 grammi di pasta Reginette o Margherita
200 gr di concentrato di pomodoro (il cosidetto “astrattu”)
30 gr di acciughe sott’olio
70 gr di cipolla
2 spicchi d’aglio (meglio se rosso)
80 gr di pangrattato
30 gr di uva passa e pinoli
1 cucchianino di zucchero
2 cucchiai di olio extravergine
Sale & pepe q.b.
Preparazione
Intanto che mettete in acqua tiepida pe mezzora l’uvetta, cominciate con il tritare finemente la cipolla.
Quindi pelate gli spicchi d’aglio.
In un tegame mettete a soffriggere la cipolla e l’aglio intero leggermente schiacciato, con l’olio extravergine di oliva.
Quando la cipolla sarà appena appassita aggiungete i filetti di acciuga.
Continuate la cottura a fuoco lento fino a quando l’acciuga non si sarà completamente disciolta.
A questo punto aggiungete i pinoli (lasciandone qualcuno da parte) e l’uvetta ben asciugata, quindi scaldate un po’ ed infine aggiungete il concentrato di pomodoro.
Adesso mescolate bene per amalgamare tutti gli ingredienti.
Aggiungete due mestoli d’acqua calda e continuate a mescolare.
Lasciate cuocere fino a quando il sugo non risulterà abbastanza denso: per questo occorreranno circa 20 minuti a fuoco basso. Alla fine aggiustate di sale, ed eventualmente abbassatene l’acidità con un pizzico di zucchero.
Nel frattempo mettete sul fuoco la pentola con l’acqua per la pasta, quindi si potrà cominciare col preparare la “muddica atturrata“.
Per preparare la “muddica atturrata” mettete in una padella ben scaldata a fiamma viva, il pangrattato, un pizzico di sale, una spolverata di pepe e un cucchiaino di zucchero.
Intanto mettete a bollire l’acqua per la pasta.
A questo punto abbassate la fiamma sotto alla padella e mescolate di continuo fino a quando il pangrattato non diventerà ben dorato. Quindi spegnete il fuoco.
Adesso potete tostare in una padella con un filo d’olio qualche pinolo per guarnire successivamente la pasta.
Appena bollirà l’acqua in pentola cuocetevi la pasta, che andrà scolata al dente e poi rimessa dentro la pentola ancora calda, aggiungendo una parte del condimento che avevate preparato prima, mescolando per bene per fare amalgamare il tutto.
Impiattate e condite con il condimento avanzato ed i pinoli tostati, direttamente sul piatto.
La nostra “pasta c’anciova” è pronta.
Buon appetito!
Dove si trova?
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