La fonte dell’acqua miracolosa dei padri Teatini fu rinvenuta nel 1668 da Padre Francesco Maggio, al di sotto di un altare della chiesa di San Giuseppe, ai Quattro Canti di Palermo.
Proprio nella bellissima chiesa nel cosiddetto “teatro del sole“, a pochi passi da piazza Pretoria, la scoperta avvenne per caso, proprio ai piedi di un dipinto della Madonna della Provvidenza che si trovava all’interno della chiesa.
Si trattava della fonte di una purissima acqua che venne presto ritenuta miracolosa e, a questo fine, benedetta come tale dalla comunità dei padri Teatini.
(Tango7174, CC BY-SA 4.0 https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0, via Wikimedia Commons)
La storia
Dei prodigi di quest’acqua si parlò tanto in città, perché definita: “… utile per sanare tutte le infermità“.
Così nella Palermo del ‘600, ben presto, le grazie ed i miracoli gratificarono fede e devozione dei tanti palermitani sofferenti nel corpo e nello spirito; i quali accorrevano da tutti i mandamenti per bere di quel prezioso liquido, dono della Madonna della Provvidenza.
Tutto questo, pensate, avvenne ben due secoli prima della scoperta della conosciutissima acqua di Lourdes.
Testimoni di questi fatti furono, oltre allo stesso padre Maggio, anche lo scrittore palermitano Antonio Mongitore. Entrambi, infatti, ne narrarono nei loro scritti, riferendo di “… grazie e di miracoli in grande numero“, riferendosi alle numerose guarigioni, tutte avvenute proprio grazie all’acqua della miracolosa fonte.
(Livioandronico2013, CC BY-SA 4.0 https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0, via Wikimedia Commons)
La fonte dell’acqua miracolosa
Ai nostri giorni, quell’acqua viene fatta scorrere attraverso un normale rubinetto dentro una moderna fontanella a muro che è sormontata da un dipinto su maioliche.
Il manufatto maiolicato, di recente realizzazione, raffigura la Madonna della Provvidenza. E, a guardar bene, la fonte di oggi ha decisamente perso quel fascino mistico che avvolgeva l’originale di un tempo.
Però, chiedendo ai fedeli più anziani, e ai residenti nel quartiere, non è raro sentirli raccontare, con una bella luce negli occhi, dei prodigi realizzati in passato da questo prezioso liquido.
Dove si trova?
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