Un treno in via Malaspina? Si, è proprio così. Però osservando la foto qui in basso, è normale chiedersi: ma che ci faceva un treno a carbone nel bel mezzo di una strada?
La risposta è che fino agli anni ’70 era normale, passando da via Malaspina, (ma non solo da li), all’altezza di piazza Busacca, imbattersi in una locomotiva a carbone che percorreva la strada, assieme alle auto di passaggio.
Nella scena fotografata il protagonista era anche il vigile urbano che, con la sua candida divisa, dirigeva regolarmente il traffico, per niente stupito di quanto stava accadendo davanti ai suoi occhi.
Chi conosce bene Palermo, può riconoscere nell’immagine un tratto di via Malaspina, e più precisamente, la piazza Raffaele Busacca che in realtà da questa prospettiva, malgrado siano trascorsi oltre 50 anni, non sembra affatto cambiata (trascurando la presenza del vigile).
La storia
Dovete sapere che l’intera zona, fino alla fine degli anni ’60 del ‘900, era sede di numerosi insediamenti industriali. Tra questi la Ferriera Ercta, fondata dalla Società Anonima Ferro e Metalli nel 1909.
Successivamente la ERCTA è divenuta Officine Meccaniche Siciliane S.p.A. (O.M.S.S.A.), la cui sede ricadeva tra le attuali vie Bernabei e Casella.
Il treno in via Malaspina
Dato che la O.M.S.A.A. sorgeva nei pressi della ferrovia Palermo – Trapani, gli approvvigionamenti avvenivano quasi esclusivamente su vagoni ferroviari: allora un sistema molto rapido ed economico.
Quella di cui parliamo, era in pratica un’importante diramazione che da Lolli proseguiva lungo via Malaspina per arrivare alla O.M.S.S.A. dove il treno, trainato da una locomotiva a vapore, caricava / scaricava materie prime ferrose o anche i prodotti finiti realizzati dall’opificio, come le ruote e i carrelli dei vagoni ferroviari.
In questo modo, si assicuravano celermente le consegne legate al flusso produttivo della fabbrica, sia in entrata che in uscita.
Successivamente, a metà degli anni ’70, le attività subirono una forte riduzione ed il collegamento ferroviario con la stazione Lolli venne dismesso.
Comunque, il servizio approvvigionamenti, anche se ormai in forma ridotta, veniva effettuato su gomma, trainando con un camion un vagone ferroviario merci, sistemato su un apposito carrello.
Poi, la O.M.S.S.A. cessò la sua produzione e l’intero impianto venne definitivamente smantellato.
Sul finire di quel decennio, liberata l’area dalle vecchie strutture, la zona prese l’attuale configurazione urbanistica. Ma è probabile che ancora oggi, sotto l’asfalto di quel tratto di via Malaspina, siano rimasti sepolti i vecchi binari del treno che un tempo la percorreva.
Dove si trova?