Ayman-il bambino ritrovato – riceviamo e pubblichiamo:
“Il 18 Luglio c.a. sul vostro sito ho letto un articolo, spinta dall’interesse che un vostro estimatore, Benedetto Rossi, ha acceso inviandomelo.
E’ stato il titolo “I bambini di Baida” che mi ha fatto sussultare il cuore. Immediatamente, con l’articolo ancora davanti, ho contattato “Cara Palermo” per condividere, con la redazione e i lettori, qualcosa che ha un legame forte con l’orfanatrofio”.
Questa è l’introduzione al testo che la nostra gentilissima ospite ci ha inviato qualche giorno fa, e che Amici di Cara Palermo oggi può pregiarsi di annoverare tra le sue pagine.
Il nome dell’autrice è Maria Sapienza. Conosciamola meglio:
Maria Sapienza è nata a Palermo ed è laureata in Pedagogia; ha insegnato presso il liceo psico-pedagogico di Caccamo. Vive a Monreale e gestisce il negozio di famiglia, fondato dal bisnonno nel 1888. E’ madre di due figli. Scrive poesie e articoli per i giornali locali. Ha ricevuto premi e riconoscimenti per le sue liriche. Ha pubblicato “Il grande Albero” (2015) e, per Edizioni Ex Libris, “Sofia” (2016).
La storia
Tanti anni fa, un mio caro zio, Padre Domenico Sapienza, tra le tante esperienze da lui vissute come sacerdote, mi raccontò del suo rapporto con i coniugi Polloni e con la casa di Baida, che frequentava con spirito di fraterno amore cristiano. Lì si recava a portare conforto alle anime che spesso si trovavano in condizioni di grande sconforto.
Da quel racconto trascorsero tanti decenni, e credetti di dimenticare le parole di mio zio.
Dopo l’edizione dei due romanzi “Il Grande albero” e “Sofia”, nel 2019 cominciai una nuova storia, ma non ero certa che potesse trovare forma in un romanzo.
Non conosco le reali motivazioni che hanno fatto emergere dall’oblio i ricordi conservati dentro polverosi cassetti della memoria, ma la storia di Baida, raccontatami quando ero una ventenne, è tornata ad attraversare con dei flash i miei pensieri, ed ha trovato una sua collocazione dentro le pagine di quello che alla fine è diventato il mio terzo romanzo, dal titolo: “Ayman-Il bambino ritrovato”.
Il libro, è stato pubblicato nel mese di Ottobre 2021 dalla casa editrice palermitana Ex libris.
Ayman-il bambino ritrovato
E’ la storia di un bambino abbandonato alla Cala di Palermo e portato a Baida, proprio nell’orfanatrofio di cui si parla nell’articolo. La mia, di certo, è una storia romanzata, ma trovo davvero commovente che la realtà si intrecci alla storia di un romanzo. Attraverso la narrazione delle sue pagine eternizza questo luogo, che rimarrà nella memoria e nel cuore della città di Palermo.
…Baida, altura che si erge su Palermo, osserva dalla sua angolazione la città con la sua mesta aria malinconica, piena della tristezza di alti cipressi. Sulla collina si respira la preghiera dei frati e la paura di giovani vite, prese di sorpresa da gravidanze indesiderate. Il pianto dei bambini di Baida è un singulto che si disperde nella piana della città, per giungere a chi genitore si sente fin nelle viscere e sceglie di esserlo nonostante tutto, malgrado la natura abbia dimenticato di profondere la fecondità, in corpi che nelle loro cavità avrebbero accolto con amore una nuova vita.
Ayman, troverà una famiglia grazie a coloro che a Baida, con dedizione e amore, si occupavano dei bambini abbandonati, e sarà accolto e amato.
Le sue vicende si intrecceranno con altre vite, in un giallo avvincente che si muove tra i cunicoli sotterranei di Palermo, che cammina tra la gente dei mercati storici.
E’ una storia transgenerazionale fatta di ascolto, accoglienza, dolore, tragicità e riscatto.
Palermo
Emerge come città che accoglie, anche nelle sue schizofrenie; le meraviglie date dalla Bellezza eccelsa del cielo e del mare, dei preziosi monumenti disseminati in ogni dove, nella città si scontrano con le ataviche problematiche di un territorio difficile che nasconde miserie umane e povertà.
Il cuore di Palermo pulsa tra i vicoli multietnici, tra i profumi dei gelsomini e delle zagare, nel vocìo sgargiante dei mercati, ma è anche pervaso da uomini e donne che hanno scelto la cura di chi è meno fortunato.
Questo spirito di “cura” è quello che aleggiava nella villa dei coniugi Polloni. Chi è stato affidato alle cure amorevoli dell’orfanatrofio di Baida, ha potuto apprezzare l’accoglienza che Palermo riserva a tutti, senza distinzione di nazionalità e di censo.
Ayman è un personaggio che finisce per incarnare, pur nella storia di fantasia, uno dei bambini di Baida che ce l’hanno fatta, e che tornano indietro nella ricerca della verità.
Ayman impara a comprendere quanto grande sia l’atto d’amore dei genitori che adottano, e che pur non essendo genitori biologici sanno che quel figlio è un dono prezioso da tutelare.
Il libro
“Ayman-Il bambino ritrovato” ha ricevuto il 2 luglio, a Sambuca di Sicilia, il secondo Premio Internazionale Navarro 2022 per la sezione romanzo edito.
La prefazione è stata firmata da Gianni Ferraro, l’introduzione è di Daniela Balsano. L’illustrazione di copertina è stata eseguita da Francesco Nocera e, nella quarta di copertina, trova posto un’opera di Benedetto Rossi.
Il libro è disponibile per l’acquisto presso tutti gli store on line, oppure, alla pagina dedicata presso la 👉casa editrice Exlibris.