A fiesta ri puvirieddi – (la festa dei poveri) un pensiero al volo nel traffico palermitano.
Stamattina, era quasi ora di pranzo, e mi trovavo imbottigliato nel traffico in zona San Francesco di Paola, per alcune commissioni. Tra odori di sfincie e puzza di smog mi sono ricordato che anni fa nell’omonima piazza, proprio in questa giornata, si svolgeva il rituale pranzo dei poveri.
La storia
Un’usanza che andava avanti da oltre cinquant’anni, mi dicono, e della cui esistenza non mi ero mai curato in modo particolare.
Sapevo però di questo appuntamento, organizzato dalla vicina parrocchia e da qualche benefattore.
E ogni tanto se mi capitava di passare nei dintorni, per il giorno di San Giuseppe, distrattamente osservavo che all’interno della villetta, all’ombra dei grandi ficus, c’era sempre una certa confusione.
A fiesta ri puvirieddi
Passando dalla strada vicina, della festa dei poveri si intravedeva un lungo tavolo imbandito con tanta roba da mangiare sopra, e anche un certo numero di persone sedute intorno che si apprestavano a pranzare.
Nel menù, mi raccontano, la tradizionale pasta con le sarde e l’immancabile sfincia di San Giuseppe e non ultimo, a fine pranzo, un dono particolare per tutti i partecipanti: una pagnotta di San Giuseppe benedetta nella vicina chiesa.
Nei miei ricordi c’era anche un’orchestrina: chitarra, fisarmonica e mandolino, che allietava il pranzo con degli intermezzi musicali.
Che bello, mi dicevo… qualcuno si ricorda di loro… anche una sola volta l’anno. Ma lo fa. E’ una di quelle cose che anche se non ne sei direttamente artefice, comunque, ti riempiono il cuore.
Stamattina, ripassando da li, avevo finalmente deciso di approfondire la conoscenza di questo tradizionale appuntamento ma, sono rimasto deluso: arrivato sul posto, nessuna tavola imbandita, nessuna persona seduta a mangiare e nessuna orchestrina a strimpellare nelle vicinanze.
Effetto Covid? Può darsi. Ma spero che si possa presto riprendere questa tradizione e donare un giorno di spensieratezza ai nostri fratelli bisognosi, che sono sempre di più e non certo per loro scelta.
Viva Sanciusieppi, Viva!
Aggiornamento del 20/03/22
Apprendo che il benefattore, autore per tanto tempo del gesto benefico, era un certo sig. Giuseppe Li Causi che purtroppo, da qualche anno, è venuto a mancare. Spero che qualche associazione di volontariato, o la stessa Caritas, si facciano carico di proseguire la sua opera. Nella speranza che ciò avvenga, penso che installare nella villetta una targa commemorativa intitolata al sig. Li Causi, sarebbe il minimo per onorarne il ricordo.
Dove si trova?