Monreale sorge nelle immediate vicinanze della città di Palermo ed è popolata da circa 40.000 abitanti.
La storia
La genesi di Monreale è legata all’imponente Cattedrale, il Duomo Normanno, commissionato da Guglielmo II ed eretto a partire dal 1174 in una zona del vasto territorio, dove prima sorgeva il villaggio arabo di Balharà. L’evoluzione del centro abitato nel corso dei secoli è stata influenzata dalla scelta del luogo di costruzione, una decisione che è stata chiaramente guidata da ragioni politiche e da una rivalità personale tra il sovrano normanno e l’arcivescovo Gualtiero Offamilio.
La cattedrale di Monreale
La scelta del sito ove erigere la cattedrale fu ponderata attentamente. Alla fine il luogo scelto venne incontro alle diverse esigenze di Guglielmo, prime fra tutte la preminenza e la sicurezza. La zona selezionata era una collina a Sud-Est di Palermo, posta a una distanza di circa 8 chilometri da quest’ultima. Questa posizione era protetta alle spalle dal maestoso Monte Caputo, che dominava la valle dell’Oreto e l’ampio e fertile agrumeto della Conca d’Oro. In questo luogo, i sovrani normanni avevano già eretto sontuose residenze e torri difensive, e attorno a questo punto di origine, si sviluppò gradualmente la città di Monreale.
L’orologio della torre
La facciata principale del duomo presenta un portico a trifora e due massicce torri fortificate. Di queste, quella di sinistra è un po’ più bassa dell’altra, a causa di un fulmine che la colpì nel 1807. Solo successivamente è stata trasformata in campanile. La torre, nel 1664 fu dotata di un grande orologio, recentemente restaurato, donato da un cittadino di Monrerale, tale Francesco Morello. Nel suo quadrante si può ancora leggere la frase latina “Tuam Nescis“, il cui significato è “non conosci la tua ora”
Gli straordinari mosaici
La sperficie decorata dall’arte musiva negli interni della cattedrale si diffonde maestosamente su un’area di 6.340 metri quadrati, rappresentando la più estesa in Italia: è stata creata, presumibilmente tra il 1180 e il 1190, da gruppi di artisti del mosaico di tradizione bizantina coadiuvati da maestri artigiani provenienti da altre scuole artistiche. Tuttavia, questi diversi gruppi si sono adattati ad un progetto di completa armonia, che ha seguito una precisa logica sia nelle rappresentazioni iconiche che dal punto di vista teologico e dottrinale. Questo aspetto si manifesta attraverso la rappresentazione dei molteplici episodi dell’Antico e del Nuovo Testamento, culminando nell’abside centrale con l’affascinante visione del Cristo Pantocratore.
I primi insediamenti
Già verso la fine del XII secolo, iniziarono a svilupparsi i primi insediamenti nei quartieri di Pozzillo e della Ciambra. Tra il XIII e il XIV secolo, emersero le frazioni della Carrubella, di San Vito e Tavola Rotonda. Nel corso dei secoli XVI e XVII, venne aggiunto il nuovo quartiere del Carmine. Ma il punto di svolta si ebbe nel XVII secolo, con la completa urbanizzazione di Monreale, la costruzione di possenti mura e porte che circondarono il perimetro della città.
Infine, nel XVIII secolo, si chiuse il suo periodo di massimo splendore.
Il governo di Monreale
A Monreale, esisteva un governo secolare gestito dalla classe dei nobili, i quali venivano incaricati di occupare le posizioni di maggior rilievo nell’amministrazione cittadina.
Dalle registrazioni della Compagnia dei Bianchi, presente in città dal 1565, con sede presso la chiesa di Sant’Agata al Monte, composta esclusivamente da sacerdoti e nobili, è possibile dedurre una rete di famiglie di spicco e più rappresentative, alcune delle quali risalenti al periodo normanno.
Il Governatore della Giustizia nell’arcivescovado di Monreale veniva designato dal 1176 direttamente dall’Arcivescovo in carica in quel momento. La responsabilità dell’ordine pubblico ricadeva sullo stesso Governatore che al comando di pattuglie di sorveglianza, diurne e notturne, assicurava il mantenimento dell’ordine costituito.
Patrimonio UNESCO
La cattedrale di Monreale nel 2015 è stata iscritta nella World Heritage List dell’Unesco quale patromonio dell’umanità, unitamente al percorso Palermo Arabo Normanna di cui fa parte anche la cattedrale di Cefalù.
Dove si trova?