Si, “a Santuzza è fimmina!” A Palermo ogni anno, da secoli, tanto la statua della “Santuzza Rosalia” che il carro del Festino, con il quale la statua della santa viene portata in trionfo, vengono fatti oggetto di infuocate discussioni.
E non è vero che le edizioni del Festino sono tutti uguali. A mia memoria ce n’è stata una in modo particolare, nella storia recente, che si è distinta da tutte le altre per il gran numero di polemiche che sono nate attorno alla statua di Santa Rosalia, quella volta, giudicata “troppu fimmina“.
La storia
Invero, non sono mai mancate le critiche forti di tanti, ma neanche la fedele approvazione di molti palermitani. Immancabili le opinioni schiette (a volte veri improperi) che ad ogni edizione il popolo rivolge da sempre agli autori dell’una e dell’altro.
Insomma, non c’è Festino che, statua della santa e carro, non siano fatti oggetto di animate discussioni.
Questo induce a pensare che pure il pettegolezzo su questi argomenti sia ormai diventato, e a pieno titolo, parte integrante della stessa tradizione secolare… un pò come lo sono i “babbaluci, u muluni agghiacciatu e u juochi i fuocu”. (Per i non palermitani: lumache, anguria fredda e fuochi d’artificio – tutte cose tipiche del Festino)
Ovviamente, in queste occasioni, non vengono mai a mancare le esternazioni più viscerali da rivolgere agli amministratori della città, sinnacu di turno in testa. E, immancabilmente, la discussione verte anche sui soldi che sono stati o – non – sono stati spesi per realizzare i festeggiamenti alla Santuzza.
Di fatto, la domanda che accompagna tutta la durata della manifestazione è sempre stata, e sempre sarà: st’annu quantu picciuli s’ammuccaru? (trad.: quest’anno quanti soldi è “costato”?
Ma… vox populi! E poi si sa, il palermitano è fatto così: “unn’è mai cuntientu.. e s’ha lamintari siempri. Sinnò che paliermitanu è?” 🙂 (non è mai contento, e deve sempre lamentarsi. Altrimenti che palermitano sarebbe?)
Santa Rosalia è fimmina
La bella statua in foto è quella della 388^ edizione del Festino (2012), e questa è stata forse la più discussa delle edizioni del cosiddetto nuovo millennio.
(© Angelo Trapani)
Perchè una Santuzza fimmina?
Il motivo? Perchè il suo creatore, lo scultore siciliano Salvatore (Totò) Rizzuti, l’ha voluta realizzare, com’è ovvio che sia, veramente “fimmina”, rappresentandone forme e silhouette in modo molto preciso ed armonico (a detta di alcuni addirittura provocante).
Ovviamente “rapiti cielu”… questo fatto è stato interpretato da alcuni fedeli, (non pochi), come una specie di affronto alla pura santità di Rosalia. Questo, con la conseguente nascita di un “casus belli” tra due schieramenti opposti: quelli pro e quelli contro la Santa “troppu fimmina”.
Di fatto, all’epoca, questo argomento ha impegnato, e non poco, tutti i quotidiani locali. Tanto che al confronto, il sempre vivo dibattito sul “trafficu” o sulla “munnizza“, in quel periodo sono diventati solo “scruscio” da bar, da relegarsi in ultima pagina.
Ma alla fine poco importa, la Santuzza vede, sente e ci perdona tutto. Almeno si spera …
Però, una cosa sola è certa: un si palermitanu s’unnu ripeti cu mia, “Viva Paliermu e Santa Rusulia!“
Dove si trova?
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