L’oratorio dei Bianchi

Benvenuti nell’Oratorio dei Bianchi, incantevole sede della Nobilissima Preminente e Reale Compagnia del Sacratissimo Crocifisso, il cui ingresso situato in via dello Spasimo si apre con grazia su un loggiato del tardo XVII secolo, adornato da possenti arcate decorate con rilievi.

L'oratorio dei Bianchi di Palermo - Bjs, CC0, via Wikimedia Commons
L’oratorio dei Bianchi di Palermo – Bjs, CC0, via Wikimedia Commons

La storia

In sintesi, il complesso venne fondato nel lontano 1542; noto anche come Oratorio dei Bianchi, in omaggio al colore candido delle vesti dei suoi devoti. Questi nobili cuori offrivano sostegno morale agli individui che avevano subito condanne dalla Legge, incarnando così un’importante missione di fede.

Nel 1600, in seguito ad un incendio di natura incerta, parte dell’edificio venne danneggiata dalle fiamme e successivamente il complesso venne interamente restaurato, grazie soprattutto all’interessamento dell’allora viceré di Sicilia Francesco Benavides.

In occasione del restauro l’edificio venne dotato del portico in stile tardo-manierista, attraverso il quale ancora oggi si accede all’ingresso principale del complesso.

Il museo dell’oratorio dei Bianchi

L’oratorio dei Bianchi custodisce pregevoli dipinti, arredi e varie sculture. Al piano terra, su cui sorge sopra le antiche fondamenta della Chiesa di Santa Maria della Vittoria, si possono ammirare stupefacenti stucchi realizzati dai maestri della scuola Serpottiana.

Oratorio dei Bianchi
Stucco della scuola Serpottiana

Giacomo Serpotta

Il Serpotta fu un abile scultore e maestro nell’arte dello stucco italiano. È a lui che dobbiamo l’introduzione della tecnica nota come “allustratura” (lucidatura dello stucco). La sua famiglia ha radici artistiche profonde, con il padre Gaspare, il fratello Giuseppe e il figlio Procopio, tutti coinvolti con passione nel mestiere di sculturi. Il Serpotta è nato il 10 marzo 1656 a Palermo e ha lasciato questo mondo il 27 febbraio 1732, sempre nella sua amata città natale.

Putti - Giacomo Serpotta
Putti – Giacomo Serpotta

Gli stucchi

Nel museo dell’Oratorio dei Bianchi sono conservati i resti della raffinata decorazione a stucco di due altari creati dal Serpotta tra il 1703 e il 1704 per l’ex chiesa delle Stimmate. Straordinari reperti rappresentati da statue che sono giunte fino a noi, ritraenti Santa Rosalia e varie Allegorie. In queste opere scultoree, è possibile cogliere facilmente l’attenzione del maestro per gli effetti di luce e ombra nei volti e nelle espressioni dei soggetti.

Stucco Oratorio dei Bianchi
Oratorio dei Bianchi

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