Donne, è arrivato l’arrotino

Donne è arrivato l’arrotino – Tanti anni fa era facile incontrarlo per le strade di Palermo con il suo bel carrettino decorato.
Il cosiddetto “ammuola cutieddi” girava per tutte le strade della città, con la grande pietra mola sempre pronta a rifare il “filo” alle lame di forbici e coltelli.

Arrotino alla Cala - Palermo, 1963
La Cala – Palermo, 1963

Tra i suoi clienti vi erano certamente le casalinghe, ma non solo. Anche pescivendoli, salumieri e macellai, avevano necessità di far affilare periodicamente le lame dei loro strumenti di lavoro.

L’arrotino alla Cala

Siamo alla Cala, nel 1963, e l’uomo in questione si prestava volentieri a posare per questo interessantissimo scatto, in compagnia di quello che, a prima vista, sembrerebbe essere suo figlio o il suo aiutante.

Il mestiere, oggi

Oggi, qualche “ammuola cutieddi”, lo si può ancora trovare in alcune piccole botteghe del centro città. Altri ancora, più organizzati, girano per le strade ma a bordo di un’auto, attrezzata di mola elettrica, e con tanto di megafono sul tetto a lanciare questo messaggio:

Donne, è arrivato l’arrotino. Arrota coltelli, forbici, forbicine, forbici da seta, coltelli da prosciutto. Donne, è arrivato l’arrotino e l’ombrellaio. Aggiustiamo gli ombrerlli. Ripariamo cucine a gasse, abbiamo tutti i pezzi di ricambio per le cucine a gasse. Se avete perdite di gasse noi le aggiustiamo, se la vostra cucina fa fumo, noi togliamo il fumo dalla vostra cucina a gasse“.

Donne, è arrivato l’arrotino

Donne, è arrivato l’arrotino!

Questa frase, ormai diffusissima è paragonabile, in termini di popolarità, con l’abbanniata dello sfincionaro palermitano. E’ in pratica una sorta di grido di battaglia per questi ultimi artigiani ambulanti. Insomma, la tradizione per certi aspetti rinnovata, continua.

L’arrotino e la speranza

Non è passato molto tempo da quando siamo stati costretti a restare tappati in casa a causa della pandemia. Brutti ricordi è vero. Ma, devo dire che una mattina, proprio in quel periodo, ascoltando la voce dell’arrotino che strillava dentro al suo megafono: “E’ arrivato l’arrotino…” è stato come un segno divino. Mi è sembrato di vedere l’arcobaleno nel cielo, dopo la tempesta. La vita che, finalmente, riprendeva il suo corso …

Dove si trova?


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