La processione dei Cocchieri

La processione dei Cocchieri, è una manifestazione religiosa dell’omonima confraterita, che spicca tra le tante che hanno luogo nella Settimana Santa presso la nostra città.

La processione dei Cocchieri il venerdì Santo - Palermo, aprile 2011 (© Angelo Trapani)
La processione dei Cocchieri il venerdì Santo – Palermo, aprile 2011 (© Angelo Trapani)

Nata nel 1956, la confraternita porta avanti le tradizioni religiose di devozione alla venerabilissima Madonna dell’Itria.

Ma la sua storia risale addirittura alla seconda metà del XVI sec, epoca in cui venne fondata la confraternita dei “Cocchieri Majuri“, che era legata all’omonima categoria di maestranze al servizio delle nobili famiglie palermitane.

La storia

Fu infatti nel 1596 che i confrati fondatori istituirono la “Venerabile Confraternita di Santa Maria dell’Itria dei Cocchieri“, riconosciuita ufficialmente, con atto di costituzione sottoscritto davanti al notaio Vincenzo Donato, il 22 settembre 1596: tra le più antiche della nostra città.

La confraternita era nata con la finalità di perseguire la pratica delle virtù cristiane e di venerare e promuovere il culto di Maria SS. Addolorata e del Cristo morto.

La processione del venerdì Santo - Palermo, aprile 2011 (© Angelo Trapani)
La processione del venerdì Santo – Palermo, aprile 2011 (© Angelo Trapani)

Non ultime le finalità di autoassistenza fra i confrati, e l’aiuto concreto per alleviare le sofferenze dei poveri.

Il Cristo nella processione dei Cocchieri il venerdì Santo - Palermo, aprile 2011 (© Angelo Trapani)
Il Cristo nella processione dei Cocchieri il venerdì Santo – Palermo, aprile 2011 (© Angelo Trapani)

Nei primi anni della sua costituzione, altre agli originari coccheri, la confraternita vedeva riunite diverse categorie di maestranze: staffieri, stallieri, palafrenieri e camerieri.

Le opere della confraternita

Fin da subito, i confratelli si distinsero per le loro opere di assistenza nei confronti dei bisognosi, rendendosi protagonisti in prima persona di solidarietà nei confronti dei poveri e degli ammalati.

I confrati nella processione dei Cocchieri il venerdì Santo - Palermo, aprile 2011 (© Angelo Trapani)
I confrati nella processione dei Cocchieri il venerdì Santo – Palermo, aprile 2011 (© Angelo Trapani)

Il codice di comportamento

Nel 1614 i confrati istituirono un rigido modello comportamentale apporovato dall’Arcivescovo Giannettino.

I confrati nella processione dei Cocchieri il venerdì Santo - Palermo, aprile 2011 (© Angelo Trapani)
I confrati nella processione dei Cocchieri il venerdì Santo – Palermo, aprile 2011 (© Angelo Trapani)

Il modello comprendeva anche l’obbligo di cantare messa la terza domenica di Pentecoste, giornata dedicata alla venerazione della Madonna dell’Itria.

Le ingiuste accuse

Nella seconda metà del ‘700, la confraternità subì una grave ingiustizia. Infatti, sotto l’accusa di massoneria, venne sciolta.

Malgrado questo, i confrati continuarono la loro opera caritatevole in gran segreto, fino a giungere tra mille difficoltà alla metà del ‘900 quando la confraternità è stata riabilitata, e rinacque sotto il nome di “Confraternita Dell’Itria dei Cocchieri“.

La processione dei Cocchieri

La tradizionale processione che sfila ogni anno per le vie del centro storico della città è molto suggestiva. Tocca il suo massimo nel momento dell’uscita dei fercoli “vare” del Cristo morto e della Madonna addolorata sul piccolo sagrato della chiesetta di via Alloro.

Nel rispetto delle tradizioni alcuni confrati sfilano in processione indossando le antiche e coloratissime livree dei cocchieri, identiche a quelle in uso nel ‘500, dai confratelli fondatori.

Le coloratissime livree dei cocchieri alla processione del venerdì Santo - Palermo, aprile 2011 (© Angelo Trapani)
La processione del venerdì Santo – Palermo, aprile 2011 (© Angelo Trapani)

Così, dopo l’attuale battuta d’arresto dovuta alla pandemia, si spera che anche la processione dei Cocchieri possa tornare presto ad animare la vita dei fedeli, producendo quei suggestivi momenti di aggregazione e di forte spiritualità che tanto sono mancati.
Buon venerdì Santo.

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