La stazione di Palermo Lolli, venne inaugurata nell’ottobre 1891 nella linea ferroviaria Palermo – Castelvetrano – Trapani: questa già progettata nel 1876, per collegare il capoluogo con le aree agricole della Sicilia occidentale.
La stazione, in realtà, non faceva parte del progetto originario, che prevedeva solo l’unificazione di due tratti di linea ferroviaria gestiti da due diverse società (Palermo – Trapani e Palermo – Porto). Questo collegamento avrebbe permesso alla linea proveniente da Trapani di attestarsi alla stazione centrale di Palermo. Ma tra i due gestori non si trovò comunità di intenti, e in seguito a questo mancato accordo nacque la stazione Lolli, e le due linee ferroviarie rimasero separate, almeno fino al 1907.
La storia
La stazione prese il nome dalla via Lolli nei pressi della quale fu realizzata, e conservò tale nome anche dopo il 1910, quando la strada e la contigua piazza vennero ribattezzate e intitolate al sommo poeta Dante Alighieri.
Le origini del nome
Sull’origine del nome “Lolli” si sono formulate varie ipotesi tra le quali, due di queste, sembrerebbero le più accreditate.
Una riguarda l’esistenza in zona di una villa di proprietà della famiglia Lolli, tra i componenti della quale si annovera un noto musicista dell’epoca.
L’altra ipotesi – la più “suggestiva” – parla di un possibile legame della via con il nome di una famiglia malavitosa che abitava in loco. Questa, all’epoca era tristemente nota perchè per lungo tempo ha vessato gli abitanti della zona.
Pare che i componenti di questo “clan” familiare fossero dediti all’estorsione ed alle rapine. Da li, per indicare la contrada, quale posto da evitare per i temuti agguati, si cominciò a nominarla con il nome della famiglia: Lolli, appunto.
Supponendo che questa ipotesi sia effettivamente veritiera, non si comprende per quale ragione, (ma si sa… certe cose sfuggono anche alla logica più banale) la toponomastica del Comune, abbia successivamente adottato proprio il nome del clan, come se si trattasse di qualcosa da celebrare.
In ultimo, anche alla vicina stazione si è destinato lo stesso nome. Fermo restando che entrambe le ipotesi restano, comunque, da verificare ed approfondire.
L’edificio viaggiatori
L’edificio, notevole reperto architettonico-industriale ottocentesco, si compone di una struttura centrale a due livelli con corpo laterale ad una elevazione.
L’intera opera è un progetto degli illustri architetti Andrea Fortunato e Davide Diati.
Le decorazioni e gli affreschi
I soffitti delle sale interne sono decorati da bellissimi affreschi. Altrettanto pregevole era l’elegante pensilina originale, posta sul primo binario, costruita in ferro lavorato e strutture portanti in ghisa, poi sostituita da un’altra di fattura meno pregiata e ancora esistente.
Il treno del mare
Per tanti anni, tra il ’50 ed il ’70, i palermitani vissero la stazione Lolli come fermata del treno per il mare. Tantissimi, infatti, utilizzavano il servizio ferroviario per spostarsi verso le località di mare della provincia, molte di queste attraversate dalla ferrovia Palermo – Trapani.
Infatti alcune fermate, tra le quali Isola delle Femmine e Capaci, soprattutto nei mesi estivi erano le gettonatissime mete domenicali dei palermitani.
Le soste “al volo”
E non era raro che il treno (littorina) facesse anche qualche breve “sosta” fuori programma lungo il tragitto, e sempre in prossimità del mare, agevolando le gitarelle in spiaggia.
Qualcuno ricorderà ancora quelle piccole soste che “sembravano” fatte apposta per accogliere i bagnanti che dovevano rientrare in città, e che salivano sul treno con ancora addosso i costumi bagnati.
Altri tempi!
Il pensionamento della stazione Lolli
Dopo ottant’anni di esercizio, la tipologia di trasporto assunse una sempre maggiore importanza verso il traffico passeggeri, venendo sempre meno quella del trasposto merci.
Questo, grazie anche alla costruzione dell’autostrada PA-TP, che favorì la movimentazione su gomma dei prodotti agricoli verso il capoluogo.
La moderna stazione Notarbarlolo
Così, nel maggio del 1974, seguendo il progetto di rinnovamento e potenziamento delle strutture ferroviarie che porteranno in seguito alla realizzazione del cosiddetto “nodo ferroviario di Palermo“, si inaugurò la nuova stazione di Palermo Notarbartolo.
La nuova stazione, sorta a breve distanza dalla Lolli e costruita su moderne specifiche adatte ai tempi, ha assorbito il servizio passeggeri, e da quel momento la vecchia Lolli è stata declassata e adibita al solo residuo traffico merci.
Questo atto, in pratica, decretò la sua fine. Infatti, di lì a pochi anni, la stazione Lolli venne definitivamente chiusa, e la linea ferroviaria che serviva, e che attraversava buona parte della città, è stata completamente interrata.
La nuova soluzione adottata, e agognata da tempo dagli automobilisti, ha eliminato in modo definitivo le interferenze e i disagi che i tanti passaggi a livello, disseminati lungo il suo percorso, creavano all’ormai sostenuto traffico veicolare.
Il film di De Sica
Un episodio da ricordare nella sua storia recente, avvenne nel 1974, quando la stazione Lolli, fu set del film “Il viaggio“, tratto da una novella di Luigi Pirandello, con Sofia Loren e Richard Burton, sotto la direzione dal grande Vittorio De Sica.
Altre notizie sul film di Vittorio De Sica, “Il Viaggio“, del 1974, su Wikipedia
L’abbandono
Rimasta in stato di abbandono da allora, nel 2006 la stazione è proprietà di una società privata che na ha acquisito l’immobile principale e le sue pertinenze.
L’intento era di restaurarla, trasformarne alcune parti in albergo, e le restanti in un museo delle ferrovie. Purtroppo, vicissitudini giudiziarie impedirono la realizzazione dell’intero progetto.
La nuova stazione Lolli
In ultimo, il 22 febbraio 2008 all’interno dell’area della vecchia stazione si inaugura il cantiere del passante ferroviario urbano della città di Palermo.
Il lotto relativo dell’opera culmina, nel febbraio del 2016, con la realizzazione della nuova stazione metropolitana sotterranea Lolli, proprio nelle vicinanze della vecchia, ormai abbandonata a se stessa e purtroppo, ad una incessante opera di vandalizzazione.
Progetti futuri
Ad oggi, esistono vari progetti per il recupero della vecchia stazione ma, nei fatti, sono tutti rimasti solo sulla carta e nelle buone intenzioni di chi li ha immaginati.
L’ultimo recentissimo proposito riguarda l’università LUMSA, la cui sede palermitana si trova nelle vicinanze dell’area ferroviaria. L’ateneo ha presentato un piano di recupero del parco ferroviario Lolli, con l’intenzione di adibirne alcuni degli edifici ed ex magazzini a sedi di convegni, laboratori e biblioteca pubblica.
Si tratterebbe di un importante nuovo polo culturale che prevede una grande opera di restauro e riconnessione della zona, ormai abbandonata, con il restante tessuto urbano.
Ben venga! Intanto, possiamo solo sperare che si faccia qualcosa, almeno per salvare il salvabile.
Aggiornamento agosto 2022
In sordina, parte il cantiere per il restauro dell’edificio viaggiatori della stazione Lolli. Il ponteggio, installato da pochi giorni, reca un cartello con la descrizione dei lavori che verranno eseguiti: “Recupero e restauro delle facciate dell’ex fabbricato viaggiatori della stazione Lolli“.
Il committente dei lavori, però, almeno apparentemente, non sembra essere la LUMSA, come era prevedibile, visti gli annunci apparsi sui quotidiani locali qualche mese fa, ma la Lolly s.r.l..
Al momento non sono disponibili altre informazioni, ma c’è da sperare che oltre alle facciate si recuperino anche le strutture interne e la funzionalità dell’intero edificio, che versa in condizioni a dir poco disastrose. Attendiamo di conoscere quali saranno i progetti futuri della Lolly s.r.l. e di sapere quale sarà l’effettiva destinazione d’uso dell’immobile. Siamo fiduciosi.
Dove si trova?
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